Pensare che l’arte sia materia per “grandi” vuol dire non conoscere a quale immenso giacimento di conoscenze e connessioni essa predisponga.
Perché crescere vuol dire innanzitutto sperimentare, modificare, ripetere, provare, osare, costruire nessi, riprovare; educare significa apprendere dalle esperienze.
Perché le arti (scultura, poesia, arte visiva, musica, cinema, fumetto...), le scienze (provare, porsi domande, chiedersi perché...) e il gioco (inventare, diventare, raccontare, immaginare...) sono esperienze allo stato puro che coinvolgono la mente, il corpo e il cuore .
Perché i saperi e la conoscenza si alimentano di emozioni ma anche di tecnica, inducono a cogliere nessi tra il mondo interiore e la realtà, predispongono alla riflessione e dissipano le paure, convivono con la bellezza e la passione.
“ Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista. “
San Francesco d’Assisi
Arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile, collegando la
pratica di attività artistiche alle abilità comunicative e allo sviluppo fisico - cognitivo.
L’arte contribuisce a migliorarne le capacità espressive, a favorire l’apprendimento logico – matematico e linguistico, a rafforzare la consapevolezza di sé, a liberare le potenzialità creative insite in esso. In definitiva, essa sembra essere determinante al fine di un’evoluzione interiore dell’individuo.
John Dewey affermò con convinzione l’idea che l’arte fosse il mezzo più indicato per utilizzare, in maniera costruttiva, l’energia creativa racchiusa nel bambino.
L’arte non deve essere considerata come un’esperienza a se stante, bensì essa va messa in relazione alla psicologia dei singoli individui e alle realtà socio-culturali da cui scaturisce. Il filosofo sottolinea infatti come il fine ultimo dell’attività creativa del bambino non debba essere il manufatto che egli realizza, quanto piuttosto la capacità di osservazione, le abilità mnemoniche e l’immaginazione, che l’arte contribuisce a sviluppare e che conferiscono all’individuo buone capacità critiche e di risoluzione dei problemi. Il fare e l’azione rappresentano la manifestazione esterna del pensiero.
In questa concezione, l’esperienza manipolativo sensoriale, tipica della produzione artistica, assume un ruolo centrale in chiave evolutiva e la mano può essere considerata una sorta di protesi della mente. L’attività artistica diventa quindi una forma di ragionamento.
Il lavoro creativo, nel suo svolgimento, coinvolge numerose capacità cognitive e un bambino assorto a dipingere, scrivere, danzare, comporre, etc. altro non fa che pensare con i propri sensi.
L’arte, nelle sue forme più varie coinvolge tutti i sensi del bambino
e ne rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali. Durante la crescita dell’individuo, essa continua ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima, favorendo inoltre l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di abilità che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione.
Usare l’arte nei percorsi scolastici restituisce centralità al fare con le mani, al pensare a quello che si fa, e ad arricchirlo con le proprie emozioni.
Tutto questo sostiene l’organizzazione spaziale, l’organizzazione del corpo, l’organizzazione del tempo e favorisce l’aspetto percettivo. Il bambino impara ad esprimersi, a raccontarsi, a imparare.
L’arte permette percorsi di scoperta e di apertura al nuovo, il tutto utile e incoraggiante a lasciarsi andare nel manifestare i propri desideri, le proprie emozioni, le proprie conoscenze e nel farsi guidare a sperimentare con coraggio le situazioni non conosciute .
L’arte diventa un momento in cui sensibilità, fantasia, riflessione, invenzione sviluppano la personalità e le conoscenze .
Il bambino “… Se ascolta, DIMENTICA… Se vede, RICORDA… Se fa, CAPISCE… !!!”
Il percorso realizzato in una scuola d'infanzia ha visto i bambini impegnati nella scoperta di alcuni dei maggiori artisti attraverso il racconto della loro storia e di una delle loro opere.
I bambini invitati e guidati attraverso l’osservazione dell’opera, dei suoi colori, delle sue forme e delle emozioni che questa suscita, hanno scoperto che la stessa opera rimandava sensazioni diverse e che ognuno di loro poneva l'attenzione su diversi dettagli. Hanno altresì notato che qualcosa di comune arrivava a tutti, una sensazione provata dall'artista e che in qualche modo era capace di raggiungerli.
Con materiali diversi per dare spazio alla loro creatività e alla scoperta, abbiamo realizzato una riproduzione unica e personale del quadro d'autore.
Non volevamo solo ricreare un suo quadro ma capire come l'arte possa essere una meravigliosa forma di espressione per qualsiasi emozione proviamo e che se questi grandi artisti sono riusciti a creare il loro modo unico di comunicare... tutti noi possiamo .
Picasso diceva "una volta disegnavo come Raffaello, ma mi ci è voluta una vita intera per disegnare come i bambini".
In questo percorso si è mostrato come anche i grandi erano persone come noi, che hanno attraversato momenti felici, ma anche di dolore e tristezza e rabbia e che sono riusciti a trovare il loro unico e personale modo di comunicare attraverso la bellezza e l'arte!
Con l'augurio a tutti i bimbi, di riuscire a trovare quel loro unico modo di comunicare che gli permetta di trasmettere quel meraviglioso mondo che portano nei loro cuori!
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