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Perché fare Arteterapia

"L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è".
Paul Klee

L'arterapia utilizza l'arte come linguaggio non verbale, più efficace del linguaggio verbale

Nell’arteterapia il mezzo artistico diventa il linguaggio. 

Un linguaggio che è in certi casi più efficace del linguaggio verbale. Quando parliamo infatti, tende a prevalere la razionalità e il bisogno di controllo sull'immagine di noi che trasmettiamo. Ma quando dipingiamo, disegniamo, scattiamo una fotografia o modelliamo una scultura la razionalità perde il pieno controllo dei nostri gesti, lasciando all’inconscio la possibilità di mandare segnali e messaggi, che l’Arteterapeuta è in grado di decodificare. 

Questo processo diventa il punto di partenza.

Lo strumento dell’Arteterapeuta è l’innata creatività che ognuno di noi porta dentro di sé (si, è innata, in alcuni è solo un po’ nascosta!). 

Negli incontri, attraverso la creazione di un manufatto, l’Arteterapeuta vi accompagna di fronte ad una serie di difficoltà, che fanno esprimere creativamente il proprio vissuto e potenzialmente elaborarlo per giungere ad una maggiore coscienza e consapevolezza di sé. L’individuo impara a conoscere se stesso, a comprendere le proprie emozioni e sensazioni, a rendersi conto di come poter agire rafforzando il suo senso d’identità, di efficacia e competenza, accrescendo di conseguenza la propria autostima e generando una trasformazione interna che potrà estendersi gradualmente agli ambiti del quotidiano e della vita.

Riuscire a trovare un modo tutto nostro per risolvere il problema che ci si pone davanti significa essere in grado di attuare un cambiamento. 

Nell’arte come nella vita. 

Quando la persona prende consapevolezza delle proprie capacità creative in questo senso, allora può iniziare a rivedere anche le situazioni della vita quotidiana in un’ottica diversa e sentirsi capace di condurre una trasformazione. 

L’arte ci permette di trasformarci nel nostro io latente ed immaginare nuove soluzioni per la nostra vita. 

Questo processo è stimolato e potenziato all’interno della relazione che si instaura fra paziente e Arteterapeuta, il quale ha la responsabilità di accompagnare le persone alla riscoperta delle proprie potenzialità e del proprio io. 

 


E’ all’interno di tale relazione e comunicazione che la persona può sperimentare elementi utili al benessere o alla terapia:

  •  un luogo quieto e protetto dove porsi in ascolto e osservazione del proprio mondo  interiore, uno spazio e un tempo per sè;

  •  nuove modalità che aumentino la sensazione di efficacia e conseguentemente di  autostima;

  • la volontà di non arrendersi a condizioni di vita insoddisfacenti;

  • l’utilizzo dell’espressione artistica come nuova ed incisiva possibilità per affrontare  e risolvere conflittualità emotive;

  • la possibilità di ri-conoscere e far emergere le proprie risorse e potenzialità

  • lo sviluppo di abilità di integrazione e relazione;

  • l’affidabilità e l’accoglienza dell’altro, in uno spazio dove vige l’assenza di giudizio  e dove trovare condivisione, sostegno e riconoscimento. 

L'arterapia: benefici e vantaggi

Chi è l'arteterapeuta

L’Arteterapeuta è una precisa figura professionale che utilizza metodiche volte a favorire lo sviluppo personale e migliorare il benessere psicologico e/o affettivo, cognitivo e relazionale di individui, gruppi e famiglie di ogni età e provenienza. I suoi scopi sono riabilitativi, terapeutici, psicopedagogici e preventivi di qualunque forma di disagio psicosociale, e prevedono l’uso sistematico di pratiche espressive visivo-plastico-pittoriche tradizionalmente considerate artistiche, inquadrate in diverse aree teoriche e concettuali.

L’Arteterapeuta è quindi un esperto della relazione di aiuto e le sue competenze riguardano il “facilitare, attraverso l’uso di materiali artistici, in ambiente protetto, l’autoespressione, la riflessione, il cambiamento e la crescita personale“. (Paola Luzzatto, 2009)

La centralità del processo resta sempre e comunque il “fare arte” così da “mettere in condizione qualsiasi individuo di produrre materiale che comunichi, in modo eloquente e vero, la sua esperienza, .., il termine eloquente va conciliato con i limiti propri di ciascun soggetto” (Kramer 1985) sia dal punto di vista artistico che cognitivo e psicologico.

L’Arteterapeuta deve essere formata/o in una delle scuole riconosciute dalla norma UNI 11592. La formazione dell’Arteterapeuta consente di apprendere conoscenze e saperi sul tipo di approccio alla persona ed in merito ai materiali e alle tecniche che si possono proporre o che devono essere evitate in seduta a seconda della persona e della situazione. 

Nell’enorme quantità di corsi offerti è giusto e importante precisare quale formazione ho svolto in quanto se senza la dovuta formazione specifica non si hanno le conoscenze adeguate per svolgere un ruolo così importante.

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